ACCORDO DI PROGRAMMA SIN BACINO DEL FIUME SACCO

Monitoraggio dell'attività in corso

Ing. Wanda D’Ercole

Direttore regionale Ciclo dei Rifiuti

Accordo di Programma SIN Bacino del Fiume Sacco

Al fine di assicurare la messa in sicurezza, la caratterizzazione ed analisi di rischio, la bonifica ed il recupero delle aree inquinate incluse nel perimetro del Sito di interesse nazionale Bacino del Fiume Sacco è stato sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – MASE) e la Regione Lazio un Accordo di Programma (AdP) sottoscritto il 12 marzo 2019 e aggiornato con Atto integrativo sottoscritto dalla Regione Lazio e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e approvato con decreto n. 62 del 11/05/2021.

L’Accordo di Programma ha previsto interventi immediatamente attuabili, interventi di carattere più generale su tutto il territorio del SIN per la caratterizzazione delle matrici ambientali e per la verifica dello stato di salute della popolazione (valutazioni epidemiologiche) nonché il completamento degli interventi avviati in epoca commissariale nell’ambito dell’area industriale di Colleferro (messa in sicurezza permanente di ARPA2 e Bonifica di Caffaro-Chetoni).

Le risorse finanziarie disponibili per la realizzazione degli interventi ammontano a complessivi euro 53.626.188,68 di cui:
a) euro 16.300.000,00 a valere sulle risorse programmate nel Piano Operativo “Ambiente” (ora PSC) – sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque” di cui alla Delibera CIPE n.55/2016;
b) euro 10.000.000,00 a valere sulle risorse di cui all’art. 1, comma 476, della Legge 28dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016);
c) euro 16.300.000,00 a valere sul Patto per il Lazio (ora PSC Lazio) di cui alla Delibera CIPE n. 56/2016;
euro 11.026.188,68 a valere sulle risorse dell’ex contabilità speciale dell’Ufficio commissariale – O.C.D.P.C. n. 61/2013

TIPOLOGIE DI INTERVENTI

Nell’Accordo, sono stati individuate 3 tipologie di interventi di immediata attuazione per oltre 31 M€
1) Un primo gruppo prevede interventi che interessano tutto il SIN e sono finalizzati alla restituzione di un quadro conoscitivo del livello di contaminazione dell’area sulle matrici acqua e suolo e del profilo di salute delle persone residenti
2) Un secondo gruppo individua interventi di completamento di caratterizzazione e/o di bonifiche e/o di messa in sicurezza permanente
3) Un ulteriore gruppo è costituito da interventi “puntuali” ovvero che insistono su specifici siti sui quali si prevede la messa in sicurezza d'emergenza, la caratterizzazione e l’eventuale successiva operazione di bonifica.

GUARDA I DETTAGLI DEI SINGOLI PROGETTI

All'interno di ciascuna tipologia di progetto è possibile selezionare e visualizzare informazioni di dettaglio per ogni singolo progetto: da quelle anagrafiche (la descrizione, i costi stimati, la geolocalizzazione su mappa, ecc.), a quelle relative alle fasi di realizzazione dell’opera oltre agli indicatori fisici, sociali e ambientali.

Progetti sul quadro conoscitivo

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Progetti di caratterizzzione di bonifica e di messa in sicurezza

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Progetti puntuali

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MAPPA DELLE OPERE

Il perimetro del Sito di interesse Nazionale “Bacino del Fiume Sacco” e’ stato definito ed approvato con Decreto del MATTM del 22 novembre 2016 e ricomprende una porzione di territorio del Lazio dell’estensione di oltre 6.000 ettari tra le Provincie di Roma e Frosinone, nel quale sono localizzati diversi agglomerati industriali. I Comuni interessati sono: Colleferro, Segni, Gavignano (Provincia di Roma) e Anagni, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Falvaterra, Ferentino, Frosinone, Morolo, Paliano, Patrica, Pofi, Sgurgola, Supino (Provincia di Frosinone).

I cantieri

Quale Cantiere
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La georeferenziazione è in fase di aggiornamento

GLI ATTORI

La Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei rifiuti, successivamente alla sottoscrizione dell'Accordo, ha temptestivamente attivato con gli Enti tecnici e di ricerca competenti attraverso la convocazione di vari incontri.

Il confronto è di fondamentale importanza per definire criteri e modalità di attuazione degli interventi, anche alla luce dei dati analitici già esistenti relativi alle indagini eseguite dal Commissario delegato durante la fase emergenziale.